SALVIAMO LE VECCHIE STAZIONI

Recuperiamo le stazioni ferroviarie dismesse di Terzo d’Aquileia, Aquileia e Belvedere della vecchia linea Cervignano – Belvedere, tesori del nostro territorio che sempre più in degrado necessitano urgentemente di essere recuperate. Abbandonate e lasciate a se stesse con crolli evidenti sulle coperture e ricoperte da piante rampicanti, ci auguriamo che possano risorgere a nuova vita, ciò per migliorare l’offerta turistica dell’ultimo tratto dell’”Alpe Adria”. Lanciamo un appello affinché RFI proprietaria degli immobili, possa cederli a titolo gratuito ai Comuni di Terzo d’Aquileia e Aquileia o eventualmente alla Regione FVG. In questo modo si sbloccherebbe una situazione di stallo che permetterebbe di trovare i fondi per riqualificarle.
In bici si sa che è più facile conoscere ed apprezzare le bellezze e le bontà di un territorio, e lungo il percorso finale dell’ ex ferrovia Cervignano – Belvedere per Grado, si ammirano queste ex stazioni, un tempo di proprietà delle linee ferroviarie austriache; oggi dovrebbero essere riconvertite sull’esempio virtuoso delle ex stazioni ferroviarie di Resiutta e Chiusaforte. Quest’ultima è divenuta un bike grill con un punto di ristoro, una biblioteca, una mostra fotografica, internet point e un piccolo fabbricato per il noleggio e la riparazione di biciclette. Un modello da prendere a riferimento per valorizzare il patrimonio immobiliare ferroviario dismesso. L’ex stazione di Belvedere da decenni è inutilizzata e ha una parte di tetto crollato. Ma l’edificio è interessante per l’architettura e sopratutto per la sua posizione. Qui potrebbe trovare spazio un’area parking con bus navetta e motoscafi diretti verso Grado. Ma anche consigliabile legarla al culto di San Marco grazie al percorso del Cammino Celeste, visto che la tradizione religiosa tramanda che San Pietro mandò Marco ad evangelizzare Aquileia, il quale approdò proprio sulla spiaggia di Belvedere.
Per l’ex stazione di Aquileia si auspica l’allestimento di un piccolo museo per ricordare il 29 ottobre 1921 quando da questo luogo partì un treno che entrò nella storia d’Italia. Si trattava del convoglio che trasportava il Milite Ignoto, la salma scelta da Maria Bergamas per essere tumulata all’interno del Vittoriano, il 4 novembre. La stazione di Terzo d’Aquileia, attualmente invasa dalla vegetazione (la foto allegata non corrisponde!!), è particolarmente curiosa per la scritta Pieris – Turriaco; un edificio che meriterebbe di essere recuperato, magari a servizio dei residenti, tenuto conto che si trova inserito al di fuori del tracciato dell’”Alpe Adria”.
Venerdì 14 giugno, nella sala Convegni di Credifriuli in piazza Indipendenza a Cervignano alle ore 18.00, grazie al sostegno della Studio Rigotto e di Ecogas SPA, si terrà una conferenza dal titolo: “Le vecchie stazioni dell’ex linea ferroviaria Cervignano Belvedere. Un patrimonio da salvare.” Interventi del presidente di “Cervignano Nostra” Michele Tomaselli, di Giuseppe Garbin progettista della pista ciclabile Palmanova – Grado, di Antonio Rossetti storico, di Roberto Carollo direttore del Museo Ferroviario di Trieste, di Francesco Nesich Sindaco di Resiutta, di Fabio Paolini presidente della Cooperativa “La Chiusa” di Chiusaforte, di Nicola Pieri e Lorenzo Appolonia della Fiab FVG.
Domenica 16 giugno, alle ore 10.00 – Biciclettata lungo la ciclovia “Alpe Adria” con sosta nelle vecchie stazioni di Terzo d’Aquileia, Aquileia e Belvedere. Ritrovo alle ore 10.00 in piazza Unità d’Italia di Cervignano con pastasciutta per tutti presso l’azienda Vini Brojli Fattoria Clementin di Aquileia. Evento che si svolgerà solo in caso di bel tempo. Prenotazione obbligatoria a cervignanonostra@gmail.com

 

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