Con la presente, ho il piacere di invitarti alla presentazione del numero 11 della rivista“CERVIGNANO NOSTRA.”: venerdì 24 maggio, alle ore 18.00, presso la Casa della Musica di Cervignano.
L’iniziativa patrocinata dal Comune di Cervignano è in partenariato con il “Progetto Casa della Musica”. La rivista, riferimento imprescindibile per la storia, l’arte, la cultura e l’ambiente del territorio, è realizzata grazie al contributo di Credifriuli.
Dall’introduzione della rivista (estratto)
Questo undicesimo numero come nell’edizione precedente, mantiene la copertina e uno spazio dedicato al vincitore del Premio “Cervignano Nostra 2018”. In accordo con la tradizione della rivista, alcuni articoli varcano i confini comunali e includono vicende svoltesi nel circondario ma anche in terre ubicate ai confini del mondo. I temi variano e spaziano da contributi più propriamente storici ad altri di interesse archeologico, etnografico e della tradizione popolare. Ma veniamo al loro resoconto. Di una storia straordinaria tratta la testimonianza Michele Tomaselli in occasione di un recente viaggio, cui ha partecipato, alle isole Svalbard, nel 90esimo anniversario dalla tragedia del dirigibile Italia (1928-2018), sulle orme di Cesco Tomaselli, inviato del Corriere della Sera, che prese parte alla nota spedizione polare del generale Umberto Nobile.
Irina Coretti, presidente dell’UTE, ci illustra una biografia inedita della vincitrice del Premio “Cervignano Nostra”, Carla Nada Aita, insegnante e riferimento “certo” di notizie e avvenimenti del passato. Appassionata narratrice e amante del territorio è anche Adriana Miceu, che nel bel saggio dedicato alle Sacre pietre, ci racconta perché molte chiese della Bassa Friulana (tra cui quelle di Muscoli, Scodovacca, Viui) siano andate distrutte sul finire del ’700. La nostra regione, il Friuli Venezia Giulia, è per definizione terra di confine e crocevia di popoli e di culture. Il fiume Ausa per secoli ha diviso Cervignano tra la Repubblica di Venezia e l’Austria; Stefano Perini ne ripercorre le vicende storiche legate al controllo e all’uso del corso d’acqua. Ad un’antica famiglia è dedicato un altro articolo di Michele Tomaselli sulla dinastia dei Lazzari, capitani di ventura e condottieri, che vissero anche tra Villa Vicentina, Aiello e Muscoli. La nostra identità è fortemente legata ad eventi che hanno cambiato il corso della storia, qui in particolare la Grande Guerra: così, ad oltre cent’anni dalla sua fine, continuiamo a parlarne, restituendone vicende ed episodi. A tal riguardo, Alberto Vittorio Spanghero, ricostruisce attraverso il ricordo della madre, le condizioni di vita della popolazione civile nelle retrovie. Mentre Antonio Rossetti ci racconta con un lungo saggio letterario “una giornata cervignanese di Gabriele d’Annunzio”, rivelandoci degli avvenimenti finora sconosciuti. Sul filo della memoria è anche il tema di Giorgio Milocco, che illustra le vicende accadute a diversi friulani ex austroungarici confinati sul fronte russo. Partendo dall’oggi, ma sempre in collegamento con la Grande Guerra, Orsola Venturini ci parla di un progetto enologico che abbina al vino etichette artistiche per ricordare la III battaglia dell’Isonzo. Negli anni del miracolo economico italiano, Ferruccio Tassin invece ricorda monsignor Angelo Trevisan e don Umberto Miniussi, parroci indimenticabili della comunità vischese. Rimangono all’interno del territorio comunale tutti gli altri articoli. Legato alla fantasia popolare è il tema di Dorino Del Mondo che ci fa conoscere i soprannomi di cervignanesi, oggi dimenticati. Di una personalità del territorio, distintasi nel settore della cultura friulana, si occupa nuovamente Orsola Venturini, presentando la biografia della baronessa Fausta Lapenna Mancini (1902-1988) che nel 1969 fondò la sezione della Pro Loco di Strassoldo. Di canti corali ci parla invece Luciano Nadalin, che racconta la sua lunga militanza nel Coro “La clape”.
Tutti noi abbiamo una reminiscenza dei primi anni di scuola: la maestra o il maestro sono dei ricordi che restano iscritti con forza nella memoria. Gabriella Burba e Ada Facis ricordano le insegnanti Milena Giovanelli (1912-1992) e Antonio Facis (1895-1967), figure indimenticabili che hanno insegnato a generazioni di cervignanesi. Ancora Antonio Rossetti che ricorda i trent’anni di “ALSA”, la prima rivista storica della Bassa Friulana orientale.I ricordi di Renato Canesin e di Gennaro Mansi, recentemente scomparsi, a cura di Elisa Michellut, chiudono la trattazione degli articoli. Anche questo numero è completato dalle rubriche che caratterizzano la rivista: la rassegna bibliografica con interventi di Ferruccio Tassin e Luca Bidoli; le attività di Cervignano Nostra, puntuale resoconto offerto ai soci e ai cittadini delle iniziative realizzate che include la petizione per salvare la “Commenda” dei napoleonidi di Ruda e “Villa Ciardi-Baciocchi” di Villa Vicentina.